SVEZIA e DANIMARCA: dove tornare bambini - Vaghi per il mondo

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SVEZIA e DANIMARCA: dove tornare bambini

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Eccomi nuovamente a scrivere e descrivere gli sterminati paesaggi nordici, ci risiamo direte voi… ebbene si, ci risiamo. Mancavano all’appello Svezia e Danimarca per completare il quadro scandinavo, ed eccomi correre giustamente ai ripari con alcune pillole su queste due nazioni bagnate dal Mare del Nord e dal Mar Baltico.
La Svezia come le sue “sorelle” Norvegia e Finlandia è attraversata dal Circolo Polare Artico; il suo territorio è per la maggior parte ricoperto di foreste di betulle, e abeti… ed è facilmente intuibile da dove proviene tutto il legno della ditta svedese più rinomata nel mondo: l’Ikea.
Ma la Svezia non è solo alberi; la sua capitale Stoccolma è a mio avviso una delle più belle capitali europee che può gareggiare a pieno titolo con Parigi, Londra e Vienna, solo per citarne alcune.
Stockholm è meritatamente chiamata “meraviglia sull’acqua”, conserva un ricco patrimonio architettonico, vedute uniche e parchi verdissimi. La sua caratteristica principale è che sorge sull’acqua, adagiata su 14 isole collegate da numerosi ponti. Su ogni isola si conforma un quartiere differente per aspetto, tra i quali si possono citare Gamla Stan, la città vecchia con il Palazzo Reale (molto scenografica la parata del cambio della Guardia), la piazzetta intorno alla chiesa di Riddarholmen, la Stortoget, le viuzze, il Parlament; Normalm, il quartiere più moderno con il teatro dell'Opera, i giardini… Negli altri quartieri vi si trova l'imponente municipio in mattoni rossi, dove annualmente si celebra la consegna dei Premi Nobel; l'isoletta dei musei o lo Skansen. Quest'ultimo è un immenso parco in cui vi si trova la ricostruzione di case in legno in cui si svolgono ancora le attività d'un tempo, mulini a vento, edifici rurali e uno zoo stupendo ove si possono ammirare lupi, volpi, bisonti, orsi, renne, alci, foche e molto di più.
Per citare altre città di cui conservo un piacevole ricordo, nel sud della nazione (la parte più popolata), potrei suggerire Kalmar con il suo bel castello, fronteggiata da un lungo ponte che conduce alla stretta isola di Oland, oppure la seconda città della Svezia Goteborg.
Se dalla Svezia ci si vuole trasferire in Danimarca è molto semplice, ci sono due possibilità, la prima permette di visitare Helsingborg e imbarcarsi sul traghetto che porta nella prospicente e quasi omonima città danese di Helsingør (conosciuta anche come Elsinore), separate solo dallo stretto dell'Oresund di appena 4,5 chilometri. Quest’ultima città oltre ad essere veramente bella è anche famosa perché ospita il castello in cui Shekspeare ambientò Amleto.
L’altra via per raggiungere la Danimarca è su strada, esiste infatti un ponte di 16 km che collega la svedese Malmo direttamente alla capitale danese Copenaghen.
Senza dubbio la più bella città della Danimarca, è una capitale dalle numerose attrazioni turistiche, come il porto dai tipici color pastello, il centro con palazzi e guglie a spirale: suggestiva.
Il resto della Danimarca si divide tra la penisola Yutland, le due grandi isole Sjalland e Fyn (collegate da ponti tra di loro) e altre isole più piccole. Se Sjalland è l’isola di Copenaghen e Helsingør, Fyn è l’isola di Odense, città di Hans Christian Andersen. Lo Yutland è il territorio più esteso, qui si può arrivare sino a Skagen e alla penisoletta Grenen, l’estremo lembo nord della Danimarca, dove si può notare la confluenza tra le acque del Mare del Nord a sinistra e quelle del Mar Baltico a destra… e spesso incontrare sulla spiaggia delle foche.
Una delle tappe più insolite e sicuramente da non tralasciare in Danimarca è Legoland, il parco tematico che sorge accanto alla sede della Lego a Billund. Confesso che era il mio sagno d’infanzia e quando nel 2000 ho avuto modo di raggiungerla sono tornato un po’ bambino.
Qui vi si trovano ricostruzioni dei più importanti monumenti mondiali fatti interamente in mattoncini di plastica, attrazioni, giochi. Beh che dire, ci tornerei ancora con lo stesso entusiasmo e gioia che avevo quando per tutta la mia infanzia mi dilettavo nel creare con i mitici Lego.
Viaggiare è anche questo: ricordi, emozioni, sensazioni, sogni e considerazioni. Scrivendo questi articoli continuo a viaggiare, con la mia fantasia, attraverso tutti quei chilometri che mi hanno portato ad esplorare il nostro continente in tutte le sue meravigliose sfaccettature.


Fabrizio Vaghi

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