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Australia: cosa fare nel South Australia?

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Il South Australia occupa la parte centro-meridionale dell'Australia, nello stesso fuso orario del Northern Territory. La sua capitale è Adelaide, quarta città più popolosa d'Australia, al centro di una regione a grande vocazione agricola: ci sono infatti rinomate zone vinicole (come la Barossa Valley) e di allevamento di pecore, grazie al clima temperato.
La regione settentrionale dello Stato invece è desertica, arida, con la presenza di grandi laghi salati.
La costa meridionale è bagnata dall'Oceano e risente delle impetuose correnti antartiche; qui si trova la terza isola dell'Australia, la bellissima Kangaroo Island (Isola dei Canguri) popolata da una variegata fauna autoctona e non, che ne fa uno dei più interessanti luoghi di tutto il continente.
I confini di questa "provincia" britannica, nata nel 1836, cambiarono in diverse occasioni, sino ad arrivare a comprendere l'intera fascia centrale del continente (annettendo quindi il Territorio del Nord) nel 1863, per poi assumere i confini attuali nel 1911, poco dopo la nascita del Commonwealth dell'Australia.


COSA ABBIAMO VISTO... e vi consigliamo di vedere

Il nostro viaggio nell'Australia Meridionale è iniziato ad Adelaide, a cui abbiamo potuto dedicare solo mezza giornata, che ci ha consentito di girare il suo centro e scoprire come mai l'intero Stato è soprannominato "The Festival State". Ad Adelaide infatti c'è una vasta zona dove si tengono rassegne, festival, manifestazioni,
convegni che animano periodicamente sia la città sia lo Stato tutto. Adelaide inoltre è una città universitaria, circondata da moltissime aree verdi. Al primo approccio può sembrare meno "appetibile" di altre grandi città australiane, ma riteniamo che le si debba dare almeno una chance in più, magari avendo a disposizione qualche ora in più per visitarla meglio.
Sicuramente la più grande attrattiva del South Australia è Kangaroo Island, che si raggiunge percorrendo qualche chilometro a sud della capitale e con una breve traversata in traghetto. L'Isola dei Canguri è per gran parte ricoperta da folta vegetazione e protetta da riserve e parchi naturali, la restante parte (che nel tempo fu disboscata) è sfruttata per la coltivazione e per l'allevamento (soprattutto ovino), principale attività (oltre al turismo) dei suoi circa 4000 abitanti.
Sull'Isola sono presenti numerose specie di animali autoctoni, i canguri in primis (che danno proprio il nome all'isola) sono ovunque, ci sono poi uccelli (aquila, pellicani, cigni neri, oche), rettili e mammiferi (otarie orsine e leoni marini). Alcuni animali furono invece importati per salvaguardarne la specie, come i koala oppure l'ape ligure. E' infatti vietato portare sull'isola miele, proprio perchè si vuole proteggere e tutelare questo ecosistema. Per quanto riguarda la flora sono moltissime le specie presenti, talune antichissime di migliaia d'anni, come la xantorrea, uno dei simboli dell'isola.

Di alberi d'eucalipto ce ne sono in gran quantità, putroppo sono spesso "vittime" della voracità dei
koala, che si cibano esclusivamente delle sue foglie. Infatti per salvaguardare gli animali e le piante, spesso vengono spostate intere colonie di koala da una zona all'altra, su altri alberi, per consentire ai primi di rigenerarsi e non morire.
Abbiamo avuto modo di visitare bene l'isola grazie ai tour Odysseys, con due simpaticissime guide italiane, che ci hanno accompagnato sulle loro gip alla scoperta delle riserve e delle baie dell'isola, raccontandoci molte curiosità e facendoci amare ancor di più questo meraviglioso paradiso australiano.
Volete sapere come mai i
canguri si chiamano così, oppure la differenza tra le otarie orsine e i leoni marini? Beh abbiamo raccontato tutto ciò insieme ad altre interessanti curiosità nel nostro documentario...  

Lasciata a malincuore Kangaroo Island iniziamo la percorrenza della Limestone Coast, diretti a Mount Gambier. Lungo il tragitto abbiamo incontrato il Pink Lake ed il Blue Lake. Il primo situato a Meningie è un lago che si colora di rosa grazie ad alcune alghe presenti al suo interno, il secondo occupa uno dei crateri vulcanici di Mount Gambier ed è celebre per la colorazione delle sue acque di un blu intenso, soprattutto nella stagione estiva.
Mount Gambier inoltre è interessante da visitare per la presenza dei Cave Gardens, ossia dei crateri perfettamente circolari in cui sono presenti delle oasi verdi, grazie alla presenza dell'acqua che filtra tra le pareti di arenaria. Qui crescono piante e si nascondono i piccoli
possum, che al calar del sole fanno capolino alla ricerca di cibo, frutta soprattutto.
Sulla nostra strada abbiamo incontrato inoltre una delle "curiosità australiane" per antonomasia, ovverosia una delle "big things", grandi sculture che rappresentano le più disparate cose, spesso utilizzate per promuovere qualche locale. Nei pressi di Kingston S.E. c'è la big lobster, un'enorme aragosta che attira certamente l'attenzione dei viaggiatori che transitano per questa strada.


COSA NON ABBIAMO VISTO... ma che varrebbe la pena vedere


Come già accennato, la parte meridionale del South Australia è terra di vini, pertanto interessanti zone sono la Barossa Valley e la Clare Valley, che varrebbe la pena attraversare, così come le altre località costiere ad ovest della capitale.
Interessanti anche i grandi laghi salati delle zone desertiche, come per esempio il lago Eyre che, durante la stagione delle piogge, è il lago più esteso dell'Australia, nonché il lago salato più grande del mondo.

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