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Tra storia e leggenda: Vlad Tepes - Dracula

Occorre fare chiarezza circa il sottile legame che unisce la storia con la leggenda. La figura di Dracula ha da sempre affascinato e incuriosito il viaggiatore e ha fornito molti spunti per libri, film e quant’altro. La leggenda che vuole Dracula uno spietato vampiro della Transilvania è il frutto di una mescolanza di tradizioni, superstizioni e storia che hanno portato ad associare il nome di Vlad III Tepes ad un vampiro.
Per capire come nacque questa leggenda bisogna dapprima spiegare l’origine del suo soprannome: Dracula.
Nel 1431 l'Imperatore Sigismondo dette una collana ed un medaglione d’oro con inciso un drago a Vlad II padre di Dracula, investendolo così del Sacro Ordine del Drago, un'organizzazione semi-monastica, fondata dallo stesso Sigismondo insieme alla moglie Barbara von Chilli il 12 dicembre 1418, con il compito di difendere la cristianità del Sacro Romano Impero dalle continue minacce della potenza ottomana.
Successivamente per le prime due coniazioni monetarie Vlad II usò l’emblema del drago e da quel momento iniziarono a soprannominarlo Vlad Dracul (Vlad il Diavolo) invece di Vlad Dragonul (Vlad il Drago) ed è forse in questi due possibili significati, una delle ragioni della confusione tra "diavolo" e "vampiro" che in alcune lingue, ha portato ad associare Dracula a un vampiro. Questo nomignolo è mutato poi in un cognome per i suoi discendenti. Ecco come dunque si spiega il fatto che il suo secondogenito (Vlad III) sarebbe stato chiamato Dracula. Agli stoici ottomani egli però non è noto come Dracula ma come Vlad Tepes, nome usato anche nella storiografia Rumena, anche se egli firmava sempre col nome del padre, Dracula.
Tepes è un altro soprannome che Vlad si “guadagnò”, difatti significa “l’impalatore”, perché così si distinse nelle suoi numerosi scontri con il nemico.
Niccolo Modrussa, un delegato del Papa Paulus II, lo descrisse come un nobile misterioso essendo ”…non tropo alto di statura, ma molto forte e robusto, freddo e terribile di aspetto, con un gran naso aquilino, narici larghe, un volto magro e rossiccio, con grandi occhi verdi spalancati e incorniciati da nere ciglia, molto folte e lunghe, che davano agli occhi un aspetto terrificante. Il viso e il mento erano rasati, ma portava i baffi. Le tempie larghe aumentavano l’ampiezza della fronte. Un collo taurino univa la testa alle sue larghe spalle coperte da ciocche nere dei suoi lunghi capelli neri.”
Vlad Tepes crebbe con il fratello Radu tra le corti della nativa Sighisoara e della nuova capitale Tirgoviste, strategicamente situata sulle alture dei Carpazi meridionali, detti anche Alpi Transilvaniche. Aveva altri due fratelli: Mircea e il il fratellastro Vlad, detto “il monaco”. Il loro padre, Vlad Dracul, intanto, si cimentava in una serie di battaglie per conservare la sua egemonia sulla regione. Cattolico e ortodosso, non si poneva interrogativi su quale fosse delle due la vera fede.
Vlad III, divenuto nuovo principe di Valacchia, duca di Amlas e Fagaras e cavaliere del Sacro Ordine del Drago giura fedeltà al nuovo re d’Ungheria e signore della Transilvania, Mattia Corvino. Uno dei primi provvedimenti presi dal nuovo principe è lo sterminio dei nobili che giurarono fedeltà a Vladislav II che finiranno tutti impalati nel cortile del palazzo reale di Tirgoviste. Nel 1457 Dracula invade la Transilvania saccheggiando la regione di Sibiu, probabilmente per scovare il fratello Vlad il Monaco, anch’egli pretendente al trono valacco, e per vendicare la morte del padre e del fratello Mircea. Questi infatti furono uccisi dal voivoda di Transilvania Iancu de Hunedoara (Giovanni Hunyadi), padre di Mattia Corvino.
E così nell’aprile del 1459 Vlad Tepes, stanco di sopportare le pesanti punizioni di Matyas, invade la città transilvana di Brasov profanandone la chiesa e impalando gran parte dei cittadini e dei nobili sulle colline intorno alla città; è in questa occasione che Dracula mangia i cadaveri impalati. Ma le incursioni punitive di Dracula in Transilvania non si fermeranno qui, esse infatti proseguiranno anche l'anno dopo, e tra tutte una delle più sanguinose fu quella del 24 agosto (notte di San Bartolomeo) ad Amlas, dove furono impalate più di 20.000 persone. Come forma di vendetta, alcuni anni più tardi fu pubblicato un libro che raccontava gli atti di crudeltà di Dracula. Questo, messo insieme al folclore ed ad altri fattori, come il suo modo originale di uccidere (cioè impalando), ed il suo piacere nell’uccidere, porterà alla storia moderna di Dracula.
Nell’inverno del 1461 la Valacchia dichiara guerra alla Turchia che continua la sua avanzata inarrestabile. Per resistervi Dracula ha però bisogno di aiuto ma né il re ungherese Matyas, né il cugino Stephan gli forniscono appoggio e così il potente sultano Mehemed II detto il Conquistatore, entra in Valacchia. Vlad si rifugia così nel suo castello di Arges insieme alla moglie, che per la paura di cadere nelle mani dei turchi, una notte si ucciderà gettandosi nelle acque del fiume Arges, che prenderà poi il nome di "fiume della principessa". Scappato dal castello e tornato in Transilvania, Dracula viene arrestato dai soldati di re Matyas e rinchiuso nella Torre di Salomone del castello ungherese di Visegrad, dove vi resterà per 12 anni. Negli anni di prigionia, Dracula ottiene il consenso di sposarsi con Ilona Szilagy, parente del re ungherese, a patto di convertirsi al cristianesimo. Dracula finalmente libero viene nominato comandante della Crociata e insieme al cugino Stephan e al principe provvisorio di Valacchia, Basarab III, sconfigge i turchi scacciandoli definitivamente dal suolo valacco. L’anno successivo i tre firmano un patto di alleanza tra Valacchia, Moldavia e Ungheria.
Vlad, ufficialmente riconosciuto come legittimo pretendente al trono valacco, decide di intraprendere una guerra per spodestare Basarab III, passato dalla parte nemica. Dracula prima conquisterà la capitale Tirgoviste, poi entrerà a Bucarest, e successivamente riprenderà il controllo delle sue terre venendo nominato principe di Valacchia dal Consiglio dei Boari. A Bucarest costruisce il Castello di Bucarest come fortezza nel 1459, che diventa la capitale della Valacchia dal 1659 e dal 1859 diventa la capitale dei Principati Uniti Rumeni.
Quindi il principe Vlad Tepes ha condotto la Valacchia per tre volte (1448, 1456-1462, 1476) e fu ricordato per i suoi modi crudeli e autoritari, perchè usava tecniche dure: i nemici venivano pelati, bolliti, decapitati, impiccati, bruciati vivi, accecati e impalati.
Nel 1476, Vlad morirà nella battaglia con Basarab III, tornato con un esercito di turchi, dopo un periodo in cui si era rifugiato prima a Bucarest e poi in Turchia. Vinta la battaglia Basarab III, probabilmente colui che uccise personalmente Dracula, inviò poi la testa di quest’ultimo al sultano turco presso la corte di Costantinopoli. Vlad venne poi sepolto nel monastero di Snagov (vicino Bucarest) e i suoi resti non verranno mai ritrovati.
Questa fu la storia e fornì già nel suo trascorrere i presupposti per la leggenda che ne sarebbe nata, infatti il “vampiro dei Carpazi” più comunemente conosciuto come “Dracula” è nato da un mito, da una immagine che è stata mediatizzata dal 1488 con “Le favole tedesche di Dracula voivoda” apparsa a Norimberga e illustrata da xilografie. Dalla fusione di favole tedesche e folclore, Vlad Tepes-Dracula, è divenuto il più famoso personaggio della Transilvania del XV secolo.
L’irlandese Bram Stoker (1847-1912) ha usato diverse informazioni sulle risorse locali della Transilvania e inglese per creare il suo romanzo “Dracula”, il primo vampiro della storia della letteratura con il libro “Del Principe di Valacchia e Moldavia” (1820) dove veniva fatta menzione del principe Dracula e della sua lotta contro i turchi. Nel libro veniva descritto anche un castello, che per le sue fattezze assomigliava molto al castello di Bran, anche se in realtà in quel castello Vlad non vi abitò mai. Ma resta pur sempre conosciuto (e strumentalizzato) oggi come il castello di Dracula. Nella cinematografia la Transilvania è diventato il set di oltre 750 produzioni tra film e documentari. Quello più famoso fu realizzato dal regista Francisc Ford Coppola nel 1992, intitolato Dracula.

Le leggende hanno ristabilito la verità su Vlad Tepes che è citato, nel libri storici, come un personaggio corretto, giustiziere, il principe quale, nel periodo del suo regno, potevi bere acqua dalla fontana della fortezza Targoviste, con un coppa d’oro massiccio senza avere il timore che potesse essere rubata, cosi come confermano gli storici rumeni.

 
 
 
 

Vlad III Tepes (l'impalatore),
conosciuto come Dracula








 
 
 

La Casa natale di Vlad Dracul
nella transilvana Sighisoara








 
 
 

Il castello di Bran in Transilvania
è considerato impropriamente
la residenza di Dracula

 
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