Australia: cosa fare nel New South Wales? - Vaghi per il mondo

COSA ABBIAMO VISTO... e vi consigliamo di vedere

La nostra permenanza nel NSW negli ultimi giorni di viaggio, si concentra quasi esclusivamente nella capitale Sydney. Tuttavia una giornata è stata dedicata alla visita delle Blue Mountains, uno dei patrimoni naturali Unesco dell'Australia. In questo caso si tratta di una vasta area di parchi attorno alla catena montuosa nota appunto come "montagne blu" per un curioso fenomeno naturale che fa si che assumano una colorazione bluastra per via delle secrezioni di linfa delle foglie di eucalipto. Alcune formazioni rocciose sono molto particolari e offrono la possibilità di gite, escursioni o una semplice contemplezione del panorama dai numerosi lookout. Tra queste le "tre sorelle" sono lo scorcio più noto e leggendario. Purtroppo per noi il meteo non è stato molto clemente e la pioggia non ci ha concesso di vedere granchè di questi panorami. Abbiamo però potuto visitare una city farm appena fuori Sydney dove salutare per l'ultima volta gli animali autocnoni dell'Australia: canguri, wallaby, emu, nonchè qualche altro abitante della fattoria, più conosciuto anche dalle nostre parti.

SYDNEY

Prima città per numero d'abitanti dell'Australia, metropoli nota e apprezzata in tutto il mondo, frequentatissima e popolatissima anche da italiani che hanno deciso di stabilirsi proprio qui. La città sorge in una posizione molto particolare, adagiata  in una sorta di fiordo frastagliato alla foce del Parramatta. Sydney si sviluppò attorno a numerose baie in cui fu subito naturale si creassero porti che garantirono sin da subito una grande importanza commerciale della città.
Una di queste baie è Sydney Cove su cui affacciano due dei suoi simboli: l'Opera House e l'Harbour Bridge. La prima è un'opera architettonica inserita nel patrimonio dell'umanità, un insieme di teatri e sale polifunzionali racchiusi sotto a bianche e lucenti vele gonfiate dal vento; il secondo è una grande infrastruttura ingegneristica che permette di collegare tramitre strada e ferrovia il city centre con i quartieri residenziali a nord della baia. Entrambe le opere necessitarono un grande lavoro di progettazione e di realizzazione e sono sicuramente due inconfondibili emblemi di Sydney e di tutta l'Australia. Ciascuno merita una visita approfondita: ci sono tour guidati all'interno dell'Opera House e per i più avventurosi delle scalate di gruppo alle arcate dell'Harbour Bridge (questa seconda esperienza, che non abbiamo fatto, è al tempo stesso emozionante e costosa).
Circular Quay (letteralmente marciapiede circolare) è il nome che ha assunto la zona a nord del city centre affacciata sulla baia di Sydney, vivace, frequentato, da qui partono anche i battelli per la navigazione nella baia. The Rocks è un altro quartiere molto interessate, è la zona "storica" di Sydney. Altra baia è Farm Cove, dove si estendono the Botanic Garden and the Domain che comprendono il Palazzo del Governatore (visitabile gratuitamente). Darling Harbour è da poco stata riqualificata come fulcro della nuova Sydney con tantissimi spazi per convegli, alberghi, vi hanno sede il museo marittimo e il grande SeaLife, l'acquario della città, nonchè un parco zoologico, il museo delle cere e una serie di locali e ristoranti che animano questa zona anche di sera.
Il city centre è occupato dal CBD, il distretto finanziario con grattaceli, banche, assicurazioni, la borsa e i palazzi amministrativi, il parlamento, la biblioteca, l'antico ospedale, il municipio le cattedrali cattolica e protestante. Non mancano spazi commerciali, grandi centri commerciali: uno di qusesti sovrastato dalla Sydney Tower Eye, la torre panoramica sulla citta, un altro all'interno del Queen Victoria Building, storico edificio in stile vittoriano.
Abbiamo avuto tre giorni per visitare la città e riteniamo di aver sufficientemente appagano la nostra curiosità entrando in contatto con i luoghi e i monumenti di questa bella metropoli. Con Sydney si conclude la visita dell'Australia, durata quattro settimane, che ci ha permesso di vivere innumerevoli emozioni, che abbiamo cercato di fissare nel nostro documentario, augurandoci che una piccola parte di queste possano giungere ad altri che hanno viaggiato "virtualmente" con noi.