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Un camper per due 2007 -
Video:
Parte 1 (19' 40")
Austria, Ungheria
Parte 2 (21' 09")
Ungheria
Parte 3 (15' 24")
Ungheria
Parte 4 (18' 25")
Ungheria
Parte 5 (20' 45")
Ungheria
Parte 6 (17' 23")
Romania
Parte 7 (22' 35")
Romania (Dracula)
Parte 8 (17' 42")
Romania
Parte 9 (18' 12")
Bulgaria
Parte 10 (19' 51")
Bulgaria
Parte 11 (18' 20")
Bulgaria
Parte 12 (18' 00")
Romania, Ungheria
Parte 13 (18' 57")
Croazia, Slovenia
Parte 14 (18' 29")
Slovenia
Spot promo (2' 40")
AUSTRIA
L'Austria è già stata più volte meta di passaggio nei viaggi di Vaghi per il Mondo, ma mai come in questo ha riservato delle piacevoli sorprese. Ci riferiamo in particolare a Graz, capoluogo della Stiria, bella e movimentata città dalle notevoli particolarità. Nei precedenti viaggi, oltre a visitare la bellissima capitale Vienna, ci si è soffermati a visitare le altre due città, che insieme a Graz formano i tre centri urbani più grandi dell'Austria: Innsbruk e Salisburgo. Oltre alla bella Graz l'Austria ha riservato tappe anche in Carinzia a Velden e a Klagenfurt. Ques'ultima fu già meta nel lontano 1992 di una vacanza che portò i Vaghi a visitare il suo celebre rettilario e il minimondo.
UNGHERIA
L'Ungheria ha un paesaggio piuttosto omogeneo, per la maggior parte pianeggiante, accoglie nel suo territorio il lago Balaton, che è considerato dagli ungheresi il mare magiaro. Il termine "magiaro" è da intendersi come sinonimo del popolo ungherese: i magiari appunto che formarono il ceppo originario dell'attuale ungheria. La storia ricorda l'Ungheria nominata anche come Pannonia, in riferimento alla grande regione dell'Impero Romano.
In Ungheria si trovano numerose città dalle belle fattezze architettoniche che ricordano lo stile imperiale austriaco, essendo stata parte del grande Impero Austro-
A tagliare in due lo stato è il corso del Danubio, il cui tragitto spesso accompagnerà il nostro viaggio in tutti gli stati che andremo a visitare. Il Danubio è anche il protagonista della capitale ungherese: Budapest, nettamente divisa a metà dal grande fiume, le cui sponde sono unite da grandi ponti, il più famoso, chiamato Ponte delle Catene, unisce Buda con Pest: i due nuclei principali che formano la città, un tempo città separate. Anche oggi entrambi hanno due propri assetti urbanistici, con propri centri: Pest, la città più moderna e cosmopolita ha il suo centro nella piazza della cattedrale e nel quartiere del Parlamento e dei palazzi istituzionali; Buda invece ha una parte bassa e una parte alta dominata dal palazzo di Buda, ex palazzo reale, ora sede museale, accanto alla residenza del Presidente della Repubblica.
Tra i tre stati protagonisti di questo viaggio l'Ungheria è sicuramente quello che, per storia, civiltà e posizione, è più vicino all'Unione Europea: lo stato più ordinato e ricco rispetto alla Romania e alla Bulgaria. Il loro ingresso recente nella UE non è stato dei più semplici, ma per l'Ungheria ha sicuramente mostrato meno difficoltà rispetto alle altre due nazioni.
ROMANIA
La Romania è una nazione che è sempre stata al centro dei riassetti territoriali: stretta tra l'espansionismo degli Imperi del nord (I Magiari prima e l'Impero Austro-
Purtroppo la Romania risente ancora oggi della povertà, residuo dei regimi sovietici degli anni passati e in particolar modo degli anni della dittatura di Chaucescu.
La povertà la si osserva chiaramente attraversando i piccoli paesini, in cui le case costruite in maniera raffazzonata ospitano famiglie che spesso si accontentano di portare a spasso "al guinzaglio" una o due mucche o di andarsene in giro trasportando il fieno con un piccolo carretto in legno trainato da un asino, o ancora esporre i prodotti del loro orto davanti a casa con lo scopo di venderli ai passanti.
Le orribili e fatiscenti periferie delle grandi città denunciano le brutture dei regimi socialisti e solo i centri storici delle città riescono a catturare l'attenzione del turista che al contempo non può fare a meno di guardarsi in giro tra una tappa e l'altra.
La Romania in ogni modo ha una storia da difendere e le proprie tradizioni devono essere il principale motivo di attenzione per i viaggiatori che si recano da quelle parti: le leggende legate alla Transilvania portano molti turisti a visitare i luoghi attribuiti alla figura di Dracula, anche se molti dei quali sono solo mere strumentalizzazioni al solo fine di guadagnare qualche soldo con i gadget del "vampiro dei Carpazi".
Dracula è storicamente esistito, ma non è certo stato il vampiro descritto nel libro di Bram Stoker; a tal proposito nella sezione "curiosità" del sito è spiegata tutta la storia e i suoi legami con la leggenda legata a Vlad Tepes detto Dracula, principe di Valacchia.
BULGARIA
Entrando in Bulgaria si nota subito un drastico cambiamento, non di paesaggio (che rimane pressochè simile a quello rumeno), non per quanto rigarda le strade, ma per ciò che concerne la segnaletica... tutto è scritto con caratteri non del tutto familiari. La lingua bulgara infatti utilizza l'alfabeto cirillico i cui caratteri sono simili a quelli dell'lfabeto greco, molto diversi quindi da quelli a cui siamo abituati. Dopo un po' di allenamento nel decifrare i primi cartelli ci si fa l'abitudine e con quelche nozione di base si riesce a leggere le indicazioni bulgare senza perdersi per le sue strade.
Questo è uno dei più evidenti legami con il mondo russo e ottomano che per molti secoli è stato il protagonista dell'anica Tracia romana. La civiltà bulgara e di conseguenza le sue tradizioni sono molto diverse da quelle rumene (di forte fede cristiana), in bulgaria sia la religione ortodossa che i numerosi riferimenti alla religione islamica di importazione ottomana sono i veri protagonisti delle città.
Sofia, la capitale, ne è un chiaro esempio, in cui le poche chiese cristiane esistenti dovevano essere costruite più basse rispetto alle moschee islamiche, che comunque oggi non sono più le protagoniste, rimpiazzate dalle molte chiese ortodosse della capitale.
Lo stile architettonico bulgaro è inconfondibile e si rifà alla Russa e alla Turchia, suoi principali riferimenti nella storia nazionale.
Ovviamente la Bulgaria, così come gli altri due stati visitati, non è tutta uguale: Dal Mar Nero ai Carpazzi, dal Danubio alla Valle delle Rose sono molte le sfacettature, sia paesaggistiche che nelle città e soprattutto nei piccoli borghi dove è ancora attiva l'attività dell'intaglio del legno.
CROAZIA
Il viaggio in camper non ha potuto esimersi da alcune tappe nella bella Croazia, già meta nella sua parte costiera e isolana nel 1997, con il primo viaggio all'estero di Vaghi per il mondo.
Ben dieci anni dopo i Vaghi tornano in terra croata, però dedicando la loro attenzione all'entroterra, volendo visitare in particolar modo la capitale Zagabria. Bella città, suddivisa in una parte alta e una parte bassa, è stata una piacevole meta di questo viaggio che riserva un bel ricordo della già apprezzata Croazia, prossima all'entrata nella UE. E si potrebbe anche dire che lo era pronta anche parecchi anni fa, cosa che certo non si sarebbe potuto dire di Romania e Bulgaria... forse neanche ora...
La Croazia comunque è uno stato che merita di essere visitato tanto lungo il suo litorale, quanto nel suo entroterra, ogni sua regione ha delle piacevoli sorprese per il viaggiatore.
SLOVENIA
Lo stesso anno del primo viaggio in Croazia, il 1997, la Slovenia venne attraversata per il brevissimo tratto costiero che questo piccolo stato possiede. Un decennio dopo, la Slovenia viene visitata e apprezzata da Vaghi per il mondo, che toccano due delle cittadine più interessanti dello Stato e visitano la bella Lubiana, piccola e affascinante capitale della Slovenia.
Davvero non si poteva immaginare che Lubiana fosse così carina e vivace, solo visitandola si è potuto constatarlo appieno e sicuramente tra tutte le città visitate in questo viaggio è quella che più di ogni altra Vaghi per il Mondo consiglierebbe di visitare.
A concludere il viaggio ci ha pensato una meta naturalistica davvero impressionante, racchiusa nelle Alpi Carsiche: le famose e già italiane Grotte di Postumia. Un trenino conduce i turisti nel cuore del complesso scavato dalle acque nei monti. Lì nel ventre della terra si possono osservare delle formazioni sbalorditive: stalattiti e stalagmiti secolari e dalle forme alquanto bizzarre, addirittura simili a delle fette di prosciutto. Inoltre le grotte sono l'habitat per un piccolissimo esserino: il protiro, che si è conquistato il titolo di emblema delle grotte.
In conclusione qualche considerazione sulla vita da camper, che è stata una nuova esperienza per Vaghi per il mondo. Sicuramente una bella esperienza che ci ha permesso di vivere il viaggio ancora di più come lo intendiamo noi: a contatto con le strade, le città e le tradizioni culturali di ogni Stato. La mancanza dell'esigenza di dover trovare un albergo per ogni notte, ci ha concesso di fare delle fermate in luoghi in cui era impensabile farvi tappa nei viaggi passati. Questo unito al fatto di avere un percorso più flessibile, senza l'esigenza di doversi fermare per la notte in una città di adeguate dimensioni e ricettività. Da non sottovalutare anche l'aspetto economico: non di poco irrilevante è l'economicità. Lo stesso discorso può essere esteso per i pasti, con la libertà di pranzare e cenere ad orari diversi e senza l'obbligo di cercare ristoranti o bar.
Ovviamente qualche inconveniente c'è: soprattutto legati al piccolo spazio "domestico" di un camper e dalle sue esigenze (riempire il serbatoio d'acqua... quindi trovare punti di allaciamento per prelevare quest'acqua; trovare punti per lo scarico dei reflui) così come l'esigenza di utilizzare parte del tempo di viaggio da dedicare alla vita domestica (cucinare, pulire...), che comunque non è più di quello che nei precedenti viaggi si perdeva per trovare alloggio, parcheggio, o ristoranti.
Una bella esperienza che speriamo di ripetere in qualche altro futuro viaggio, e che consigliamo a tutti coloro che vogliono godersi un vero viaggio on the road come lo concepiamo noi.